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Cari amici, ormai abbiamo scritto la storia. Da anni facciamo rivivere ai roccaseccani, le antiche tradizioni e le usanze di questa splendida terra che ha dato i natali a San Tommaso e Severino Gazzelloni. Ci piace rivivere la nostra storia con foto, detti popolari, e qualsiasi altro documento possa mantenere vivo il ricordo del passato e vivere contemporaneamente il presente con serenità e allegria. Per rivedere vecchie foto e altri documenti vi invitiamo a visitare il vecchio blog





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mercoledì 10 luglio 2013

ADDIO GRANDE ROCCUCCIO

Ho appena appreso la notizia della scomparsa del sarto per eccellenza di Roccasecca il mitico Roccuccio. La sua sartoria, pochi metri quadri storicamente situata al bivio di Roccasecca era il punto di riferimento per tutti. Roccù famm la piega, Roccù edda accurcià, restregn e fa la piega, la sua risposta era sempre la stessa, mitt aess, appoggia alloc ncoppa. Non esisteva tecnologia moderna, numeretti, prenotazioni pre stampate, bigliettini, targhette, la sua memoria era lucida, perfetta, appena entravi, ti sembrava di entrare in un magazzino della Caritas, abiti in ogni angolo, appesi al muro, sistemati a modo suo, ma il risultato era sempre lo stesso, la perfezione assoluta. Lui era un maestro, lui era celere, veloce, capace di fare l'impossibile. Una persona gentilissima, a modo, sempre disponibile, un vero maestro, una persona cui potevi chiedere tutto e tutto riusciva a fare senza mai crearsi problemi. Il suo luogo di lavoro, lo impegnava tutta la giornata senza sosta, senza interruzione, una mole di lavoro sempre eccessiva ma di fatto smaltita nei tempi pattuiti. Le sue mani, la sua opera ha regalato momenti di felicità a diverse generazioni, il suo tocco era perfetto, un vero artista vissuto sempre nella semplicità, lui era umile, molto umile. Sapeva godersi la vita, sapeva vivere, sapeva essere amico, una persona che personalmente ho conosciuto da piccolo, era difficile non dover ricorrere alla sua arte. Tanti nel corso degli anni hanno apprezzato il suo lavoro, quel localino che dava sulla Via Casilina, una porta vecchia con un vetro che mostrava le mani sapienti di un artigiano intento nel suo lavoro, difficile trovarla chiusa. Una macchina per cucire, attrezzi da lavoro consumati dal tempo, il tavolo per stirare sempre occupato da abiti da ritoccare, uno spogliatoio semplice, una sedia vecchia, un luogo che comunque era il punto di riferimento anche per discutere di politica, di musica, dei concerti bandistici, di vita quotidiana e delle difficoltà che essa produce. Se ne va un pezzo di storia di Roccasecca inutile negarlo, se ne va un vero personaggio, se ne va soprattutto un pezzo di sapienza e maestria, con la sua scomparsa l’artigianato Roccaseccano perde un vero esempio di affezione al lavoro, un esempio di persone che hanno garantito alla propria famiglia, tutto, senza mai eccedere e senza mai “ strafare”. Molti lo rimpiangeranno, io per primo, il bivio di Roccasecca non è più tale senza Roccuccio. Riposa in pace grande Rocco.

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